Iva agevolata: quando è possibile beneficiarne per l’arredo bagno

Iva agevolata: quando è possibile beneficiarne per l’arredo bagno
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Quando si ha la necessità di ristrutturare la propria casa o una di nuova acquisizione, è importante mettere a frutto il bilancio destinato a tale attività in maniera ponderata, così da evitare inutili sprechi.

Tuttavia, è altrettanto importante conoscere quali sono le opportunità a proprio vantaggio per potersi permettere arredi, finiture e accessori di qualità. Nel dettaglio, per alcune attività di edilizia è possibile ottenere sconti in fattura attraverso il corrispettivo di un’iva agevolata.

I provvedimenti messi in opera dal governo negli ultimi anni hanno incentivato i privati cittadini a effettuare operazioni di ristrutturazione edilizia, anche per rendere più efficienti le abitazioni dal punto di vista degli impianti e del risparmio energetico.

L’agevolazione può essere ottenuta anche per interventi di demolizione e ricostruzione, rispettando sempre la stessa volumetria di quella preesistente, o per interventi di ripristino di edifici o parte di essi.

Tra gli interventi che rientrano nelle opere di restauro e risanamento conservativo troviamo tutte quelle pratiche edilizie utili a conservare l’edificio e a incrementarne le funzionalità. Possono essere effettuati anche interventi che permettano un cambio delle destinazioni d’uso, sempre nel pieno rispetto del piano urbanistico e progettuale.

Ristrutturazione edilizia con ampliamenti volumetrici

L’iva agevolata può essere richiesta anche per interventi di ristrutturazione leggera che prevedano possibili incrementi volumetrici.

Quando la ristrutturazione comporta integrazioni funzionali e strutturali che riguardano l’edificio esistente, in quel caso si parla di ristrutturazione pesante, che richiede ulteriori permessi.

Quali sono i prodotti di arredo bagno che possono beneficiare dell’iva agevolata?

Il bagno è un ambiente che spesso necessita di ammodernamenti. Nel corso del tempo, infatti, possono cambiare le esigenze, oppure possono rendersi indispensabili interventi che ne migliorino l’agibilità e la fruibilità.

Nel dettaglio, possono essere acquistati con IVA agevolata tutti i materiali afferenti alla zona doccia tra cui:

  • Piatti doccia
  • Box doccia
  • Sopra vasca
  • Vasche da bagno
  • Saliscendi e colonne doccia
  • Rubinetteria

Rientrano in questa fascia anche i prodotti per il riscaldamento dell’ambiente:

  • Termoarredi e scaldasalviette con kit e valvole con detentore
  • Sanitari e accessori per l’installazione
  • Copri WC, se acquistato in contemporanea con i sanitari

Potrebbe esserci la necessità di installare sanitari per disabili o ausili per gli anziani, per rendere sicuro e fruibile l’ambiente bagno.

Al fine di ottenere l’IVA agevolata, è necessario corrispondere il pagamento a mezzo bonifico parlante.

Quando è possibile beneficiare dell’IVA al 4% per la ristrutturazione del bagno

Si può richiedere l’IVA al 4% quando si effettua la costruzione della prima casa. In questo caso il beneficiario dell’agevolazione deve rispettare alcuni requisiti, tra cui:

  • Non deve possedere o avere diritti reali su altri immobili nel Comune dove intende acquistare
  • Non bisogna aver mai usufruito delle agevolazioni di “prima casa”
  • L’abitazione non deve rientrare nella categoria catastale degli immobili di lusso. Si vedano i criteri indicati nel DM 2 agosto 1969
  • L’immobile deve essere ubicato nel territorio del Comune in cui l’acquirente stabilisca entro 18 mesi la propria residenza

Per ottenere tali agevolazioni è necessario essere in possesso dei seguenti documenti in corso di validità:

  • Fotocopia di un documento di identità valido
  • Fotocopia del codice fiscale
  • Copia DIA/SCIA - CILA (o altro titolo edilizio)
  • Autocertificazione (clicca qui per scaricare il modello)
  • Il pagamento può essere effettuato tramite bonifico bancario

Per maggiori informazioni si può consultare la Circolare 18/E 29/05/13 dell’Agenzia delle Entrate.

Costruzione di immobili - IVA al 10% secondo la Legge Tupini

Per usufruire dell’IVA al 10% sui prodotti finiti, utili per la costruzione di fabbricati, è necessario che tali opere siano conformi ai requisiti previsti dalla Legge Tupini, Legge n.408 del 1949, che prende il nome dal suo promotore Umberto Tupini.

Le agevolazioni fiscali che si possono ottenere per l’arredo bagno sono esclusivamente riservate a beni che possono ritenersi significativi, tra i quali annoveriamo: le vasche da bagno, le vasche idromassaggio, miscelatori, cabine doccia e termoarredi.

Anche per usufruire delle agevolazioni previste dalla Legge Tupini è necessario disporre dei seguenti documenti:

  • Fotocopia di un documento di identità valido
  • Fotocopia del codice fiscale
  • Copia DIA/SCIA (o altro titolo edilizio)
  • Autocertificazione disponibile sul sito ufficiale Arcshop qui

Restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione e bonus mobili.

Per quanti effettuano il restauro, il risanamento conservativo o la ristrutturazione di un immobile, è possibile richiedere l’applicazione dell’IVA al 10% per tutti gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

L’IVA del 10% può essere applicata all’acquisto di beni, con l’esclusione delle materie prime e dei semilavorati, forniti per la realizzazione degli interventi utili per rendere la casa confortevole e funzionale.

Gli interventi sono esplicitati nel Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, approvate con Dpr 6 giugno 2001, n. 380 con particolare riferimento all’articolo 3 lettere c) e d).

Gli acquisti devono essere effettuati attraverso il bonifico parlante, in cui va specificato il codice fiscale del beneficiario della detrazione. Per maggiori informazioni è possibile consultare la nostra pagina qui.

Inoltre, se bisogna far fronte alla disabilità di un familiare, si possono ottenere ulteriori agevolazioni. Le persone, infatti, che acquistano prodotti e mezzi di ausilio sotto prescrizione medico specialistica, possono ottenere l’IVA al 4% ai sensi dell'articolo 3 della legge 104/1992.

Infine, se contestualmente alla ristrutturazione si effettua anche l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, si può richiedere la detrazione IRPEF al 50%.

Nel dettaglio, per i mobili è prevista la detrazione del 50%, mentre per gli elettrodomestici la detrazione si applica solo ed esclusivamente per i dispositivi di classe A+ salvo alcune eccezioni, come i forni.

Per avere chiaro il quadro normativo è possibile fare riferimento alla circolare n. 29/E del 18 settembre 2013 l'Agenzia delle Entrate che ha precisato le regole per poter usufruire della detrazione.

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